giovedì 11 dicembre 2008

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

BERLUSCONI, NO DIALOGO, SU GIUSTIZIA CAMBIO COSTITUZIONE/ANSA MIO GOVERNO È PARADISO; MAI AL TAVOLO CON SINISTRA MARXISTA (di Milena di Mauro) (ANSA)

«Fin quando sarò al governo non mi siederò mai ad un tavolo con questi individui».

Per l'ennesima volta Silvio Berlusconi sbatte risoluto la porta del dialogo in faccia alla sinistra. Sulla giustizia come su tutto il resto.

«Marxisti leninisti», li bolla il premier, citando Dante per dire invece che il suo governo è «un nuovo inizio, il Paradiso che promette all'Italia il cambiamento necessario».

A partire da una riforma della giustizia, da fare anche mettendo mano alla Costituzione, che «si può cambiare dando poi l'ultima parola ai cittadini, perchè questa è la democrazia». (ndr. articolo 138)
Assai irritato dalle parole durissime pronunciate ieri da Walter Veltroni, Berlusconi affonda convinto che il Pd non si smarcherà mai da Di Pietro.

Avanti da soli, sprona perciò deciso il premier. Anche se è «difficile» che la riforma possa farsi entro Natale.

Una proposta arriverà presto in Parlamento e «garantirà i cittadini con la separazione degli ordini, perchè un pubblico ministero deve avere gli stessi diritti doveri di un avvocato, andare dal giudice, bussare la porta e prendere un appuntamento».

Dialogo non ci sarà, dunque. «Non accetto di parlare con questo tipo di persone - argomenta fermo Berlusconi mentre presenta il nuovo libro di Bruno Vespa - Non posso dialogare con chi accusa l'avversario di essere Hitler, il diavolo, di non avere voce in capitolo sulle questioni morali. Questa sinistra non è democratica, non è riformista».

E chi ora chiede al Cavaliere un ripensamento sull'Iraq, sappia che «l'Italia non ha partecipato alla guerra. Semmai è stato D'Alema ad autorizzare le bombe sulla Serbia».

Solo al mattino, Berlusconi scherzava in una lunga intervista ad un rotocalco patinato: «Non vi libererete di me tanto presto, mi sento ancora un ventenne nello spirito e nella voglia di fare. Non ho mai avuto defaillances».

Un piglio decisionista che, poche ore più tardi, confermerà seduto accanto al conduttore di 'Porta a Portà, per presentarne il «grande affresco che ricorda il poema dantesco», dove il Paradiso si incarna nel Berlusconi IV. Così il premier, alla vigilia del Consiglio europeo che discuterà di clima, annuncia che porrà «senza nessuna esitazione il veto, se saranno colpiti gli interessi italiani in modo eccessivo».

E in un giro di orizzonte a 360 gradi, garantisce deciso che «non ci sarà nessun aumento delle truppe italiane in Afghanistan», sostiene sicuro che «per la nuova Alitalia siano da preferire accordi commerciali con partner stranieri ad ingressi nel capitale», promette che penserà «ad un aumento degli amortizzatori sociali con fondi Ue se la crisi di estenderà».

E ancora Berlusconi torna a bacchettare «la scandalosa tv pubblica, dove il dileggio del premier è all'ordine del giorno». E ribadisce di non aver nulla a che fare con le scelte in Vigilanza e ai vertici Rai: «Non me ne sono interessato e non me ne voglio interessare. Villari? Mai conosciuto, anche se un certo Orlando mi accusa di aver lavorato per la sua elezione». Quanto a Sky, nel mirino sono ancora «le becere accuse ricevute per aver riportato alla norma l'Iva di un'azienda che ha superato in utili sia Rai che Mediaset ed ha già agevolazioni come il monopolio satellitare e nessun vincolo sulla pubblicita».

C'è ancora spazio per ricordare con fermezza all'Udc di Pier Ferdinando Casini che «le porte sono spalancate, ma dentro al Pdl» e dire che la legge elettorale per le europee resta quella attuale, senza preferenze.

Anche l'Italia, Paese tanto amato, merita il rimbrotto del premier, che la vede «provinciale», «non più caput mundi» e la sprona al cambiamento.

Parole tenere solo per la moglie Veronica, tornando sulla solitaria presenza di lei alla prima scaligera domenica scorsa. «Volevo farle una sorpresa, ero tornato a casa per accoglierla al suo ritorno ma mi sono ritrovato solo da solo».
E a Vespa che galante sottolinea l'eleganza della mise della first lady: «Ho visto. Ed anche molto apprezzato».(ANSA). DU 10-DIC-08 21:36 NNN

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