lunedì 12 novembre 2007

dignità e giustizia per Alberto, per Aldo, per Federico, per ... tutti

Perché dignità e giustizia per Alberto, per Aldo, per Federico, per ... ?
Perché, in queste vicende umane, ci sono alcuni elementi comuni e alcuni elementi discordanti ...
L'elemento che accomuna queste vicende umane è la morte ... una morte innaturale, provocata, procurata, eseguita ... perseguita per fini assolutamente incomprensibili e ingiustificabili.
L'altro elemento che accomuna queste persone è che sono persone assolutamente normali, autonome, indipendenti ... e, in vita si sono fatti delle canne, hanno fumato hashish e/o marijuana.
L'elemento discordante che li distingue è il trattamento subito da parte dell'informazione giornalistica, da parte della stampa locale o nazionale, da parte dei cosiddetti "media", da parte degli strumenti di formazione civile delle coscienze ...

Esaminiamo i diritti all'informazione ...
Nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948) all'articolo 19 si legge:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo ...

Nella Costituzione Italiana del 1947 all'art. 21 si legge:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Nella carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea (2000) all'articolo 11 si legge:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche ...

Ecco, da queste citazioni emergono gli elementi discriminanti di trattamento che hanno subito i nostri "casi" ...
I cittadini hanno diritto di ricevere ... informazioni ed idee attraverso ogni mezzo ... presumendo che le informazioni siano veritiere e verificabili e che, la stampa, ovvero il mezzo di comunicazione più diffuso, dato che non può essere soggetta a ... censure ... sia libera e indipendente, visto che la libertà di ricevere ... informazioni o idee deve essere senza ... ingerenza da parte delle autorità pubbliche ...

Per Federico la stampa locale ha dato subito credito alle comunicazioni ufficiali della Polizia, per Alberto addirittura la stampa locale ha esaltato, esagerato la fonte ufficiale ... per Aldo la stampa locale è stata tenuta all'oscuro degli eventi ....

Di più la Corte Costituzionale con una sentenza (n. 420 del 1994) dichiara che:
è necessario garantire il massimo pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all'informazione.
La "dottrina", inoltre ha provveduto a distinguere i diritti all'informazione e nello specifico del diritto del cittadino verso i titolari dei mezzi di informazione, ha stabilito:
  • diritto alla riservatezza
  • la tutela dei minori
  • diritto alla rettifica nei casi di diffusione di notizie false e tendenziose
Stando a quello che ci dice la nostra costituzione, la libertà di espressione può essere considerata in una duplice dimensione:
1) attiva nel senso del diritto ad informare
2) passiva intesa come diritto dei cittadini ad essere informati

I media sono responsabili della costruzione del senso sociale dei fenomeni collettivi. I media giornalistici non si limitano a trasmettere le informazioni sul reale, ma “ordinano” il reale, attraverso la presentazione degli eventi meritevoli di attenzione e la valutazione degli stessi.
La domanda di etica dell’informazione – emergente al livello dei destinatari e degli emittenti – è l’espressione di un bisogno di qualità, di orientamento e di guida. Il lettore è spesso solo di fronte alla massa di informazioni, che non sempre si rivelano essenziali alla comprensione dei temi rilevanti per la sua vita come individuo e come cittadino. Il paradosso della comunicazione contemporanea sta in ciò: l’esposizione alle varie fonti di informazione, per quanto sia massiccia, non sembra generare una maggiore comprensione.
La pratica dell’attività informativa è fondata su una serie di concetti etici: libertà, responsabilità, oggettività, verità, onestà, riservatezza o privacy.
L’obbligo – morale e giuridico – di tutelare il diritto della collettività ad essere informata in maniera obiettiva, completa e onesta discenderà da un’assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti (e della categoria istituzionalmente organizzata) che, da un lato, avrà origine da una riflessione sulle conseguenze dell’informazione in generale (intendendo con ciò la possibilità di produrre e un’informazione buona e un’informazione cattiva), e, dall’altro lato, terrà conto degli interessi della collettività. Si tratta per lo più di un impegno che fa leva sull’autodisciplina e sull’autoregolamentazione dei singoli e del sistema informativo.

Affinché il diritto all’informazione sia reale, occorre garantire la completezza e l’affidabilità delle informazioni e, soprattutto, l’accesso alle informazioni stesse. L’esercizio di tale diritto senza limiti potrebbe tuttavia rappresentare una minaccia per la privacy dei rispondenti.

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