domenica 18 novembre 2007

Cari giornalisti. Aldo Bianzino è morto da un mese. Le cause sono ancora del tutto oscure




Cari giornalisti. Aldo Bianzino è morto da un mese. Le cause sono ancora del tutto oscure

di Arianna Ciccone

Gent.mi giornalisti,

vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno per come l’informazione in questi giorni sta completamente venendo meno alla propria missione in una società civile e democratica.

Da giorni trasmissioni televisive e giornali si occupano continuamente in modo approfondito dell’omicidio di Meredith Kercher che, per quanto tragico, sembra sia avvenuto per mano di un giro di suoi amici.

Non ci sono trasmissioni, speciali, pagine intere o approfondimenti dedicati alla morte di Aldo Bianzino, un uomo di 44 anni che è stato incarcerato il 12 ottobre nel carcere di Capanne a Perugia per possesso di marijuana ed è uscito dalle mani dello Stato, che avrebbe dovuto proteggerlo, senza vita il 14 ottobre.

Il 12 ottobre Aldo Bianzino entra in carcere in buone condizioni di salute e viene condotto in isolamento. La mattina del 14 ottobre alle 8.15 la polizia penitenziaria entra in cella e trova Aldo agonizzante, morirà dopo poche ore. I detenuti pare abbiano dichiarato di aver sentito più volte Aldo lamentarsi e chiedere aiuto la notte precedente al ritrovamento.

Aldo Bianzino è morto da un mese. Le cause sono ancora del tutto oscure. Il silenzio delle istituzioni e dei media è inconcepibile.

Inizialmente si è parlato di un infarto, ma una seconda autopsia ha attestato trauma cranico, costole rotte e fegato spappolato. Chi ha ucciso e come sia morto Aldo non si sa e nessuno se ne occupa.

Il valore di questa vita e la ricerca della verità rispetto a questo episodio non dovrebbero avere lo stesso peso di quello attribuito alla vicenda Meredith? Dobbiamo ritenere che ad interessare i giornalisti siano episodi di droga e sesso e gli scandali che ruotano intorno all’omicidio di Meredith piuttosto che la ricerca e la difesa della verità in quanto tale? Oppure dobbiamo pensare che i protagonisti “giovani e belli” del caso Kercher meritano maggiore attenzione perché fanno più audience?

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