sabato 6 ottobre 2007

chi ha paura dell'uomo nero ??? Nessuno !?


la metà degli italiani dai 14 anni in su, si sente condizionata dal timore della criminalità: il 27,6 per cento della popolazione ha timore ad uscire la sera e il 25,5 per cento evita di uscire di casa da solo per paura, mentre un 12% si sente insicuro anche in casa propria quando è buio. E ancora, dice l'Istat, il furto in casa è quello più temuto dagli italiani, come ha dichiarato il 60,7 per cento del campione di persone intervistato; segue il furto dell'automobile (46,2 per cento), gli scippi e i borseggi (44,2 per cento), le rapine e le aggressioni (43 per cento) e la violenza sessuale (36,3 per cento). La classifica, naturalmente, varia a seconda del sesso: le donne mettono al secondo posto il timore della violenza sessuale (63,2 per cento), seguito da aggressioni e rapine (60 per cento). A questo proposito, c�è da annotare che le donne non si sentono sicure a camminare al buio da sole (36,1 per cento contro il 18,5 per cento degli uomini), hanno timore anche a stare a casa da sole e spesso rinunciano ad uscire per paura. Il 63,2 per cento delle giovanissime è molto preoccupato dalla violenza sessuale; la percentuale cala con l'aumentare dell'età ma rimane comunque elevata. Discorso a parte meritano le ragazze del Sud, che «evitano luoghi e persone quando escono la sera, non si sentono sicure ad uscire al buio, chiedono maggiore presenza delle forze dell' ordine sul territorio».
Tornando al timore di vedersi entrare i ladri in casa, dal '97 a oggi sono aumentate verticalmente le tecniche di difesa delle mura domestiche: il 22,3 per cento degli italiani lascia le luci accese in casa quando esce (era il 20,6 per cento nel '97); il 40,8 per cento ha la porta blindata (dal 36,6 per cento del '97); il 21,4 per cento ha le inferriate a porte e finestre (dal 20 per cento); il 16 per cento ha l'allarme (dal 13,4 per cento) e il 13,5 per cento utilizza la cassaforte (dal 10,6 per cento).
Diminuisce il ricorso ai vicini di casa (da 43,2 per cento al 40 per cento), ai cani da guardia (da 14,3 cento nel '97 a 11,8 per cento nel 2002) e al portiere (dall'8,9 per cento al 7,1 per cento). Ma non solo: l'autodifesa varia anche a seconda del tipo di comune nel quale si vive. In quelli con meno di 2.000 abitanti ci si sente più sicuri e così solo il 18,2 per cento monta la porta blindata, contro il 61,5 per cento di chi vive nei grandi centri metropolitani. Stesso discorso per le inferriate a porte e finestre (21,1 per cento contro il 25,5 per cento) e dei custodi (1,3 per cento contro 24,3 per cento).
L'indagine Istat ha consentito anche di individuare quali sono gli orari, nell'arco della giornata, in cui si rischia di più di restare vittime di un reato: di sera e di notte si verificano soprattutto le aggressioni (51,3 per cento) e le rapine (49,6 per cento), mentre tra le 9 e le 15 avvengono soprattutto i borseggi (49,9 per cento), gli scippi (44,9 per cento) e i furti di oggetti personali (39,1 per cento). La fascia oraria tra le 9 e le 18 è invece quella più a rischio per quanto riguarda i furti in abitazione principale (42,7 per cento) e i tentati furti di moto e motorini (42,3 per cento), mentre si verificano soprattutto di notte i furti nelle abitazioni di villeggiatura


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