domenica 24 giugno 2007

IL VERO STEFANO PELLONI DETTO IL PASSATORE

Qui a destra l'immagine del Passatore, brigante romagnolo della metà dell'800, adottato nel 1962 dal Consorzio "Ente Tutela Vini Romagnoli" come marchio che contraddistingue i vini di Romagna meglio conosciuti come i "Vini del Passatore" e da allora iconografia "ufficiale" del pensiero e del carattere dei romagnoli.

Sotto invece il vero ritratto, dell'epoca, di Stefano Pelloni disegnato a penna dal prof. Stefano Gordini di Russi e conservato al Museo del Risorgimento di Faenza.

Una bella differenza! non vi pare?

Un bandito messo fuorilegge per le sue scorribande criminali che viene ritratto come un classico damerino di fine ottocento, sbarbato e ben vestito con capello a tesa sulle ventitré, sciarpa, fazzoletto al collo, corpetto e giaccone di lana grezza, pantaloni a gamba stretta e scarpe a punta di vernice che imbraccia una doppietta.

Le sue azioni criminali e quelle della sua banda, sbandierate ai quattro venti dagli sgherri che lo rincorrono per tutta la Romagna, lo rendono popolare fra la gente più umile, più povera e sottomessa al regime papale e, dopo i fatti di Forlimpopoli (1850) la sua fama si diffonde ben oltre i confini locali grazie alla pubblicazione di una zirudella che diventa traccia e motivo per i tanti cantastorie che ne diffonderanno le gesta nelle fiere e nelle piazze del Paese.

Dopo solo un decennio dalla sua uccisione (1851) l'editore Salani di Firenze pubblica per la prima volta un racconto storico che avrà ampia fortuna e tante riedizioni.

Pascoli consegna alla memoria popolare le gesta di Stefano Pelloni, re della strada e della foresta, attribuendogli addirittura l'appellativo di "Passator cortese".

Purtroppo però l'immagine folkloritstica prevalente ha assunto caratteri fisionomici tipici di un brigante meridionale così come ce lo rappresentarono fra la fine dell'800 e i primi del '900 la letteratura popolare di genere.

Non è forse giunto il momento di rendere giustizia, almeno iconografica, al nostro mito per eccellenza?

mercoledì 20 giugno 2007

PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA IN PILLOLE

CEFALEE ??? REUMATISMI ??? INDIGESTIONE ??? SPOSSATEZZA ???
Come combattere il mal di testa provocato dall'eccessiva visione televisiva di politicanti perennemente catodici fra uno spot pubblicitario e l'altro?
Come sconfiggere il mal di stomaco dopo una pesante e indigesta gestione amministrativa del Vs luogo comune?
Come rimuovere la placca dei partiti tradizionali?
Come lenire i dolori articolari dopo una rovinosa caduta elettorale?

IL RIMEDIO PER TUTTO QUESTO E' ...


PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA IN PILLOLE

L'EFFERVESCENTE POLITICO


NON E' UN PRODOTTO MEDICINALE

ASSUMERE SMISURATAMENTE

una o due pillole al giorno lontano dai pasti
oppure ogni volta che vi si presenta
un problema insormontabile!

Parlatene coi vostri amici, conoscenti, parenti, oppure con il vostro consulente fiscale di fiducia!

NON HA CONTROINDICAZIONI - NON DA SONNOLENZA CULTURALE - STIMOLA I PROCESSI CREATIVI - FAVORISCE LA CRESCITA SOCIALE - RIDUCE LA STANCHEZZA POLITICA- SVILUPPA LE FACOLTA' ECONOMICHE - DA SENSO DI SOLLIEVO E DI BENESSERE DIFFUSO ....

per saperne di più CLICCA SULLE IMMAGINI

domenica 17 giugno 2007

UTOPIE NECESSARIE ३

La democrazia rianimata e ripopolata è una democrazia particolarmente esigente, che rifiuta di confinare la politica in una sfera professionale separata e distante, cercando invece di combinare rappresentazione e partecipazione, che contesta la condizione per cui gli individui sono cittadini nella sfera politica ma semplici subordinati nel lavoro, e che esige una sfera pubblica le cui attività e priorità siano connotate in base al genere in maniera radicalmente diversa.

(La democrazia che non c'è - Paul Ginsborg)



per saperne di più clicca sulla copertina del libro

UTOPIE NECESSARIE १

Impegniamoci in ogni luogo della società,
per scuotere l'apatia,
promuovere ideali,
programmi
e perché no,
utopie collettive.
Tutto ciò è la linfa,
la condizione necessaria della vita democratica.
(Imparare democrazia - Gustavo Zagrebelsky)



per saperne di più clicca sulla copertina del libro

UTOPIE NECESSARIE २

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

(La libertà - Giorgio Gaber "Dialogo tra un impegnato e un non so")



per saperne di più clicca sulla copertina del disco