martedì 27 marzo 2007

IL FANTASMA DI MONTE POGGIOLO


N. B. prima di leggere questo racconto devi cliccare sulla foto in modo da ingrandirla adeguatamente; osservala con attenzione e noterai, alle spalle del personaggio in primo piano con zoccoli ai piedi, bastone sottobraccio e baffoni, sul rudere della garitta posta sopra la porta del castello, è affacciata una figura di donna con un camice bianco; una osservazione più attenta ti farà capire che non si tratta di una donna "in carne ed ossa" ma quasi certamente di una figura femminile "eterea" ovvero un fantasma!!!
Ecco, ci siamo, questa è la prova provata dell'esistenza del FANTASMA DI MONTE POGGIOLO sul quale la credulità popolare aveva nei tempi passati costruito una leggenda.
Ora che hai osservato attentamente la foto e sei tornato alla pagina del blog ti posso raccontare la LEGGENDA DEL FANTASMA DI MONTE POGGIOLO!
Intanto devi sapere che quella foto è stata scattata (non si sa da chi) alla fine del 1800 ed è stata trovata per caso sul banchetto di un rigattiere nella Piazza "del ferrovecchio" di Forlì un paio di anni fa.
La curiosità destata dall'inquadratura ha portato ad indagare meglio sul personaggio ritratto in primo piano ... (continua)

lunedì 26 marzo 2007

LA LEGGENDA DEL FANTASMA DI MONTE POGGIOLO

Dai ora un'occhiata a quest'altra cartolina, ritrae il Palazzo Comunale di Terra del Sole dopo i rifacimenti di fine '800, risulta edita da un certo G. Arfelli di Terra del Sole e, sul retro riporta i timbri postali del 1913 quando il paese era ancora capoluogo del Comune ed era posto ancora in Provincia di Firenze. La figura in primo piano sulla sinistra non assomiglia a quella in posa davanti alla Rocca di Monte Poggiolo? Quest'uomo è lo stesso dei due fotogrammi? Se si, chi è? Perchè rispetto agli altri uomini ritratti è l'unico in maniche di camicia e senza cravatta? Perchè il Primo Cittadino e il Gendarme lo fissano a "dovuta" distanza? Cosa sta dicendo l'uomo in nero che si affaccia dal bordo destro dell'inquadratura? Perchè le due donne ci voltano le spalle e fuggono verso il fondo della Piazza? Dove sta andando il ciclista? Troppe domande a cui non si riesce a trovare una risposta razionale. Tutto ciò fa aumentare il MISTERO attorno a questa enigmatica figura.

STORIA DELL'ANTROPOLOGIA CULTURALE


E' doveroso anche dedicare un'angolo alla Cultura con la Ci maiuscola.
Apriamo questo spazio con un articolo sulla STORIA DELL'ANTROPOLOGIA CULTURALE scritto da quella fervida mente che è stata la D.ssa CECILIA GATTO TROCCHI, scomparsa improvvisamente e prematuramente il 12 luglio del 2005 ... BUONA LETTURA

N.B. PER LEGGERE L'ARTICOLO BISOGNA CLICCARE SUL TITOLO CHE TI MANDA DIRETTAMENTE SUL SITO http://www.homolaicus.com/ DOVE E' PUBBLICATO
P.S. IL PRESENTE BLOG "GENIUS LOCI" NON HA NIENTE IN COMUNE CON IL SITO DI CUI SOPRA

domenica 25 marzo 2007

AAA CANDIDATI VOCI e VOLTI NUOVI CERCANSI


AAA CANDIDATI VOCI e VOLTI NUOVI CERCANSI

Dopo il "già noto" Festival, dalla fervente officina di creatività e innovazione che da sempre caratterizza l'identità della classe politica del comune "termale" (?) di Castrocaro (aggettivo che non può essere attribuito a Terra del Sole nè a Pieve Salutare) è nata una nuova, originale e spettacolare iniziativa:
Il 1° Concorso Locale di Voci e Volti Nuovi per le Elezioni Amministrative del 2007.
Il Bando del Concorso è stata ufficialmente pubblicizzato domenica 25 marzo.
I candidati a Sindaco, Assessori e Amministratori del Centro&Destra posso inviare le loro iscrizioni al Consigliere Uscente di Forza Italia, allegando un DVD contenete le caratteristiche artistiche personali.
Il Concorso è riservato ai soli candidati dello schieramento di Centro&Destra ed è VIETATO per quelli di Centro&Sinistra in quanto i posti per questo schieramento sono già tutti impegnati.
Le qualità richieste sono:
per i maschi: voce ben impostata e baritonale, volto abbronzato;
per le femminie: voce bianca o falsetto, volto acqua & sapone.

2 - il miracolo della quercia che fece i limoni


Allora ... il Re disse alla sua serva: "raccontami una storia e la storia incominciò ... La vita scorreva serena fra gli abitanti di Astro Raro e Serra del Sole quando una bella mattina per miracolo, la quercia della biondina fece i limoni ….

sabato 24 marzo 2007

nonsense comunale

ARALDICA IGM
scoperto uno stemma comunale geneticamente modificato, ne danno notizia i genetisti dell'OMS (osservatorio mediatico salutare) ....


DI CHI SONO LE TERME DI CASTROCARO ?

In questa località, già nota in epoca preromana per la salinità delle sue acque, solo alla fine del 1800 si avviò un'attività termale dopo la casuale scoperta delle proprietà terapeutiche. L'attuale complesso è formato da quattro stabilimenti circondati da un vastissimo parco di alberi secolari progettato nel Rinascimento dal fiorentino Boboli.
(http://www.benessere.com/terme/italia/schede/terme_53.htm)

«Terme di Castrocaro è una società che gestisce una stazione termale con annessi albergo e strutture turistico-ricreative. In origine era interamente di proprietà del ministero del Tesoro; con legge n. 59/97, come modificata dalla legge n. 127/97, la proprietà della società è stata ceduta ai due enti pubblici territoriali: Comune di Castrocaro (60%) e Regione Emilia Romagna (40%) ...» COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 17.08.2000 SG(2000) D/ 106285 Oggetto: Aiuto di Stato n° N 233/2000 - Italia- Aumento di capitale per la società “Terme di Castrocaro S.p.A.”
(http://ec.europa.eu/community_law/state_aids/comp-2000/n233-00.pdf.)

“Con sedici strutture e 600 interventi di alta specializzazione, la nostra holding opera principalmente in ambito sanitario, svolgendo attività che spaziano dalla gestione diretta di ospedali e servizi alla ricerca biomedica di base ed applicata - ha illustrato il Dottor Sansavini -. In particolare poi, operiamo con sei strutture in Emilia Romagna, dove amministriamo inoltre le Terme di Castrocaro, una fabbrica di dispositivi medici (Euroset), e società di servizi in diversi settori operativi e di ricerca”.
(http://www.unife.it/comunicazione/comunicati-stampa/gennaio-2007/
firmato-il-protocollo-d2019intesa-tra-unife-e-gruppo-villa-maria/)


IL MAZZAPEGOLO

e’ mazapêgul
... nella nostra tradizione popolare raramente si menzionano gli Spiriti Folletti. I quali sono invece operosissime nelle folande. Dalle folande sono passati alla vita quotidiana delle nostre genti, solo quando loro è stato consentito; quando appunto, raramente, la vita e la favola si sono potute insieme confondere ... Quella dei Mazapegul è una famigliola di folletti diffusi un po’ in tutta la Romagna, dal monte al piano, composta da diverse tribù fra le quali i Mazapedar , i Mazapigur , i Calcarèl e i Caicatrep ... nei racconti popolari ci viene descritto ... piccino, di pel grigio ... starebbe tra il gatto e lo scimmitto ... porta in capo un berrettino rosso o una berrettina d’oro ... del resto non ha vestimento di sorta ... non gira che di notte ... la passione amorosa è la sua esclusiva manifestazione ... Il Mazapegul è un vero e proprio incubo, scatena all’improvviso turbini di vento capaci di far volare via quanto capiti a tiro, comprese le persone. E’ un maestro nel provocare orribili sogni, senso di soffocamento e paralisi che opprime talvolta i dormienti. Entra di notte nelle stanze leggero come il vento, gira da un mobile a quell’altro e ti finisce nel letto e lì si pone a giacere sopra il ventre delizioso di una bella ragazza della quale ha la passione perché si innamora degli occhi e dei capelli e soprira: ad bëll òcc ! ad bëll cavéll ! (traduzione: che occhi belli ! che bei capelli !) e se la donna gli è affettuosamente sottomessa le fa la calza e staccia il fiore e le rassetta le stanze ma se la donna l’ha deriso, o peggio ha preferito a lui il moroso o il marito la scote con mala grazia, la batte, la morde, la graffia, le strizza le carni, la spettina oppure le aggroviglia i lavori, le nasconde gli oggetti più disparati, le tagliuzza le vesti. Le donne per liberarsene devono farsi vedere la sera mentre mangiano pane e formaggio e nel contempo spidocchiarsi e fare i propri bisogni. Il Mazapegul si offende talmente, non tanto per l’oltraggio subìto, quanto perché ritiene la sua protetta una persona assai poco pulita, e la notte seguente scandalizzato alla giovane le dice: bruta vaca, t’megn et pess et fe la caca (traduzione: brutta vacca, mangi e pisci e fai la cacca). E detto fatto s’invola per non farsi vedere mai più. Egli entrando nella casa lascia sul pozzo di corte il berretto, allora basta che qualcuno si affretti al pozzo e ghermito il berrettuccio di lana rosso lo getti nell’acqua profonda onde esser salvi dalle sue passionate insistenze e accasciato sul pozzo lamenterà implorevole per lunghe notti la virtù sfatata e si lamenterà: dam indrì e’ mi britin ! dam indrì e’ mi britìn ! perché privo del berretto, lo spiritello perde i suoi singolari talenti. Si racconta d’una ragazza amata, che gli aveva tolto il berrettuccio e non glielo voleva più rendere, lo spiritello la minacciò di un dispetto grosso e una sera che la ragazza andò al ballo la ragazza si trovò d’improvviso nuda nata. Ogni tanto i Mazapegul se la prendono anche con le bestie; girano per lo strame di notte, si attaccano all’addome e premono forte। Poi però si calmano di colpo e allora si mettono a lavorare di gran lena: le accudiscono, le puliscono e rinnovano loro la biada. ....

«Nell’Italia del Medioevo fino agli inizi del XX secolo la figura del folletto/
incubo è presente in diverse regioni italiane: è il Famei dell’Appennino modenese, il Massariol veneto, il Calcarot trentino, fino a diventare Monacello, Mazzamurillo, Gura o Quatacomero nel sud del nostro Paese.»
[la Ludla - Anno XII . Febbraio-Marzo 2008 . n. 2

Biblio:

  • BAROZZI GIANCORRADO, Incubi, folletti, enzimi in Medicina, erbe e magia in Cultura popolare dell’Emilia-Romagna, Bologna, pp. 206-17
  • BRIGSS K., Fate Gnomi Folletti ed altri esseri fatati, Roma 1985, pp. 22-23
  • CALVETTI ANSELMO, Antichi miti di Romagna, Rimini 1987, pp.79, 88, 97- 104; Comportamenti ed attribuzioni del folletto attraverso l’etimo degli appellativi, «Lares» n. 4\1983 p. 627; Fungo agarico moscario e cappuccio rosso, «Lares» n. 4\1986 pp. 556-60; Il folletto della Mazza in «Rumagna», III, 1976, n. 2, pp. 135-57
  • DELL’AMORE FRANCO, Diavolo e poveri diavoli (a cura di), Cesena 1980, pp. 10- 30; Il Mazapegul – sottane e voglia di tenerezza, in «Abstracta», XV, maggio 1987
  • DE NARDIS LUCIANO, Viaggio al palazzo dei folletti, «La Piê» n. 4\1927, p. 79; E’ Mazapegul, «La Piê» n. 2\1924 pp. 26-27; La manifestazione amatoria d’e’ Mazapegul, «La Piê» n. 3\1927, pp. 54-55; Varianti della tradizione popolare del Mazapegul, «La Piê» n. 9-10\1928, pp. 182-83
  • ERCOLANI LIBERO, Vocabolario Romagnolo – Italiano, Edizioni del Girasole, Ravenna 1971
  • FABBRI P. G., Indemoniati a Roversano: uomini e donne in un processo per stregoneria ai primi del Seicento, «Romagna arte e storia», n. 13\1985, p. 47-56
  • FANTAGUZZI GIULIANO, Caos, Cronache cesenati del sec. XV, a cura di D. Bazzocchi, Cesena, 1915, p. 70
  • FOSCHI UMBERTO, E’ Mazapègol, «Corriere Cesenate», VIII n. 39, 1975, pp. 1-8
  • LAPUCCI CARLO, Dizionario delle figure fantastiche, Vallardi, Milano 1991, pp. 218-19
  • MAMBELLI ANTONIO, Lo spirito folletto a Forlì, Opuscolo per nozze Marini–Del Vecchio, Forlì, 1940
  • MASSAROLI NINO, Diavoli, diavolesse e diavolerie nella tradizione popolare romagnola, «La Piê» n. 3, 7 ,11\1923
  • MATTIOLI ANTONIO, Vocabolario Romagnolo Italiano, Galeati, Imola, 1879
  • MENGI G. Compendio dell’arte esorcistica, et possibilità delle mirabili, et stupende operationi delli demoni, et de i malefici, Bologna 1582, pp. 513-14
  • MORRI ANTONIO, Vocabolario Romagnolo Italiano, Faenza 1840, alla voce Mazapedar
  • PEDRELLI CINO, La tradizione del Mazzapégolo a Madonna del Lago nel Bertinorese, «Studi Romagnoli» xxv\1974, pp.176-82; Mazapegul romagnolo e Sotrè degli Alti Vosgi, «La Piê» n.3\1976, pp.111-14
  • RASPONI PULCHERIA, Leggenda romagnola del diavolo, «Rivista delle Tradizioni popolari» Roma, a. I n.2 \1894, p. 96
  • ROSSI IDA, Il Mazzapegolo spirito folletto della credenza popolare forlivese, «Archivio per lo storico delle tradizioni popolari» vol. XXV\1895, pp. 530-31
  • SILVESTRONI ERMANNO e BALDINI ERALDO, Per liberarsi del Mazapédar, in Tradizioni e memorie di Romagna, Longo editore, Ravenna 1990, pp.159-60
  • SPADA DARIO, Gnomi, fate, folletti e altri esseri fatati in Italia, Sugarco Edizioni, Milano 1989, p.212 (ove si cita la prima testimonianza del Mazapegul: Forlì, 9 maggio 1487)
  • TONELLI VITTORIO, Il diavolo e l’acqua santa in Romagna, Imola 1985 pp.204-09.
  • VALERI VALERIO, I folletti in Romagna, in «L’illustratore popolare», 23 aprile 1887

Questo l'ho fatto io: mazapegul wikipedia

LISCA ELETTORALE

ambarabacciciccocò Tre civette sul comò .... Continua il gioco: nasce a Casrocaro, Terra del Sole e Pieve Salutare la LISCA ELETTORALE VICEVERSA di SINISTRA - CENTRO - DESTRA (e viceversa)
Perchè Lisca e non Lista?Perchè i partiti sia di centro, sia di centrosinistra, sia di sinistra, sia di destra, sia di centrodestra, si sono mangiati tutto e a noi sono rimaste solo le lische delle loro abbuffate.
Perchè il nome Viceversa? Perchè non siamo schierati e siamo trasversali agli schieramenti! Eh siiii????? Tutto quì ??? Siiiiiiii!!!
Il gioco è tutto quì!!!

IL SASSO NELLA PICCIONAIA

IL SASSO NELLA PICCIONAIA
A quasi un mese dalla presentazione delle liste elettorali ancora si sa ben poco di "cosa bolle in pentola" nel Comune di Castrocaro e Terra del Sole in previsione delle prossime elezioni amministrative.
I suggerimenti che avevo "lanciato" nello stagno dello schieramento di centro sinistra hanno evidentemente mosso poco le acque.
Diverse persone mi hanno espresso il loro risentimento nei confronti della "classe politica" per l'atteggiamento di "superiorità" e il "distacco" che ha assunto nei confronti della gente comune. Credo che a questo punto si debba fare qualcosa e, così come ha detto con senso di ironia e gusto del provocatorio una persona alcune sera fa ad un incontro sul marketing turistico termale, "lanciare il sasso nella piccionaia".
Per cui, mi sono fatto interprete delle tante manifestazioni di insoddisfazione e con l'aiuto di alcuni amici e amiche di Castrocaro e Terra del Sole ho aperto un Gruppo Discussione su internet all'indirizzo: http://groups.google.com/group/castrocatoENDterradelsole?hl=it
Per chi vuole nel blog può trovare uno spazio libero dove esprimere la propria opinione e, ad appena due giorni dall'attivazione le adesioni non sono mancate.
In più, visto che il Centro&Sinistra non si è espresso sull'idea di sondare il parere della gente, abbiamo stampato 500 copie di un questionario (scaricabile in pdf dal blog) che da sabato mattina distribuiremo nei bar e nei negozi di Castrocaro, di Terra del Sole e di Pieve Salutare.
L'augurio è che la gente, in modo anonimo, possa esprime liberamente il proprio gradimento o il dissenso nei confronti di quanto è stato fatto fino ad oggi e proporre idee e suggerimenti a tutti gli schieramenti politici per il futuro della nostra collettività.
L'invito quindi che rivolgo a tutti i concittadini di Terra del Sole, di Castrocaro e di Pieve Salutare è quello di assumere un pò di coraggio e, fin da ora attraverso questa prima iniziativa, iniziare ad esprimere liberamente le proprie opinioni. Chissà che questo "sasso lanciato in piccionaia" non faccia veramente far prendere il volo ai "piccioni" e anche agli "impiccioni" della politica locale.
Grazie per la Vostra attenzione
Castrocaro 23 marzo 2007
Claudio Torrenzieri e un paio di amici ed amiche

QUESTIONARIO-SONDAGGIO SUL GRADIMENTO POLITICO


QUESTIONARIO SONDAGGIO sul GRADIMENTO POLITICO nel NOSTRO COMUNE di CASTROCARO TERME e TERRA DEL SOLE

Gentile concittadino ti chiediamo di compilare il presente questionario e di restituirlo anonimo dove l’hai trovato. Sarà nostra cura dare la massima divulgazione al sondaggio in una (speriamo) prossima iniziativa pubblica per offrire ai partiti degli schieramenti politici contributi critici nella formulazione dei loro programmi elettorali.
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Non è nostra volontà nè intenzione quella di candidarci alle prossime elezioni amministrative del nostro comune ma solo quello di essere da stimolo e critica costruttiva. Stiamo solo “gettando un sasso nella piccionaia”, nella speranza che i “piccioni”, e gli “impiccioni” della politica locale, prendano il volo, escano alla luce del sole e si facciano vedere e sentire.

Nel frattempo, questa che ti offriamo è l'occasione per far sentire la tua voce
Clicca SUL link sondaggio_elettorale.pdf
Marzo 2007
F.to Alcuni amici e amiche "di merende"
di Castrocaro, di Terra del Sole e di Pieve Salutare




venerdì 23 marzo 2007

ELEZIONI AMMINISTRATIVE CASTROCARO e TERRA del SOLE

Primavera 2007 elezioni ammisitrative Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC)
Dopo due leglislature consecutive di maggioranza del centro sinistra con alla guida il Sindaco Maurizio Fussi, è arrivato il momento di fare tutti una analisi di quanto è stato fatto e di cosa prospettare per il nostro comune ...
Venghino venghino Siore e Siori al Circolo dell'Unione al Paese di Cuccagna dove ogni scelta è un'opinione, dove chi tace non sente, dove ogni promessa è dubbia e chi più ne ha più se li tenga ...
SPARLATE PURE
INTANTO NEL CENTRO SINISTRA
NESSUNO VI ASCOLTA

PARTECIPA ALLA DISCUSSIONE SU GOOGLE GRUPPI http://groups.google.com/group/castrocatoENDterradelsole
TROVERAI DUE LETTERE APERTE AL CENTRO-SINISTRA E UN QUESTIONARIO-SONDAGGIO SUL GRADIMENTO POLITICO

giovedì 22 marzo 2007

१ - C'era una volta ...

«c'era una volta ... anzi ... una volta c'erano due paeselli molto carini e belli, posti ai confini di un vasto e vario territorio, denominato "Fra il Monte e la Marina".
Erano, questi paeselli, l'uno il "paese dei tondi", l'altro il "paese dei quadri", il primo si appellava Astro Raro, il secondo Serra del Sole.
Ad Astro Raro tutto era tondo, sferico, circolare, curvilineo, sinuoso। Arroccato sulle pendice di Monte Tondo, una graziosa e tondeggiante collinetta lambita dalle cristalline acque del torrente Acqua Cheta.Le sue case erano semisferiche come quelle del Polo Settentrionale, ma a differenza degli igloo, queste erano costruite non di freddo ghiaccio polare ma di caldi tessuti di lana di stelle, perchè, si diceva, "dove non passa il freddo non passa neanche il caldo".
La lana di stelle veniva pazientemente tosata, dai fanciulli del paesello, sui velli delle pecorelle che pascolavano allo stato brado nei prati stellati della Via Lattea n. 31 e seguenti.
Gli abitanti di Astro Raro erano famosi in tutto il cosmo per la loro maestria artigiana di fabbricatori di stelle comete. Ogni fucina di questi abili ed artistici fabbri ferrai sfornava ogni giorno una miriade di incandescenti sfere ardenti che, dalla sommità del Monte Tondo, con gigantesche catapulte, lanciavano nel cosmo profondo per costellarlo di nuove stelle comete.
A Serra del Sole, invece tutto era cubico, squadrato, rettilineo, equilibrato, proporzionato.
La cittadella era adagiata sul piano, ai piedi di Monte Tondo, a fianco del torrente Acqua Cheta, nella valle di Marina di forma rettangolare con strade dritte e parallele su cui si affacciavano i parallelepipidi delle abitazioni.
Le case era costruite con materiali diversi, ma ben acconci alla bisogna, dalle pietre di "sasso spungone" scolpito dalle pendici di Monte Quadro, ai mattoni cotti d'argilla raccolta nelle Cave di Terra Rossa alle assi di legno d'abete bianco tratto dalle ricche Foreste dei Campi di Pigna.
Tutt'intorno alla cittadella erano i campi agricoli organizzati secondo il sistema della già nota centuriazione. In ogni riquadro di terra una serra perchè, dovete sapere che gli abitanti di Serra del Sole erano degli esperti agronomi specializzati nella cultura di Gira Soli, una pianta particolarmente adatta ad essere venduta sui mercati delle galassie dalla quale si ricavava un olio prezioso per accendere le lanterne del firmamento nelle notti di eclissi lunare.
La vita scorreva serena fra gli abitanti di Astro Raro e Serra del Sole, una piacevole armonia fluiva nell'aria e le relazioni con le vicine popolazioni del territorio posto "fra il Monte e la Marina", quando un giorno un Re disse alla sua serva: raccontami una storia e ... una storia incominciò ....
Stretta la foglia larga la via or dite la vostra ch'io ho detto la mia ....»
Fiaba arrivata al gruppo discussione: http://groups.google.com/group/castrocatoENDterradelsole